AL RISTORANTE O A CASA: COSA E COME MANGIARE

L’amico Michele Lacitignola questa volta mi pone la domanda che forse più spesso ci facciamo, al ristorante o a casa: cosa e come mangiare.

Sono stati versati fiumi di inchiostro su questo argomento, scritte centinaia di diete, sia scientifiche che fantasiose.   Ad oggi la sintesi sembra essere apparentemente banale, ma in verità è saggia: è bene mangiare poco di tutto.   La dieta deve essere varia, rispettando soprattutto il variare delle stagioni (la cosiddetta dieta Macrobiotica).  In questa maniera si assumono le sostanze più varie e necessarie e, nel contempo, si evita l’instaurarsi di quelle intolleranze alimentari spesso dovute al mangiare sempre la stessa cosa.

La preferenza va sicuramente data ai prodotti di origine vegetale.

Noi fisicamente (non dico spiritualmente) siamo da considerare delle scimmie evolute; la dieta di scimpanzè e gorilla è per il 90% vegetale.  Anche le proteine che essi assumono sono di origine vegetale; piccole quantità di proteine animali le ottengono mangiando insetti o piccoli animali. 

Per noi, che non viviamo nella foresta, acquistare frutta e verdura rappresenta un momento di difficile scelta perché, purtroppo, i prodotti sul mercato sono “pompati” di tante sostanze chimiche molto discutibili. Se la maggior parte della frutta può essere sbucciata, lo stesso non può farsi con la verdura; accade così che con i benefici dei vegetali assumiamo anche sostanze chimiche dannose.

    Gli alimenti di derivazione animale richiedono ancor più attenzione.

La carne, quella rossa soprattutto, è bene mangiarla non più di una volta la settimana considerato che gli studi statistici-epidemiologici dicono che la sua assunzione sistematica comporta un aumento del 30% dell’incidenza del cancro del colon.  Non mi sento però nemmeno di escluderla perché la maggior parte delle persone ha necessità di assumere carne probabilmente perché essa contiene sostanze, come i tre aminoacidi essenziali, che il nostro organismo non può sintetizzare.

Il pesce è un buon sostituto della carne. Si può assumere uno due volte alla settimana. Per pesce è da intendersi quello con le spine, quindi non i polpi, le cozze etc, che comunque possono essere assunti con parsimonia. Oltre che contenuto proteico il pesce è ricco di altre sostanze benefiche quali per esempio, specie il pesce azzurro, i famosi omega3.

Non vanno affatto dimenticati i legumi, che sono tra i pochi vegetali azotati, che cioè contengono proteine, anche se non tutti i loro aminoacidi. I legumi hanno un sacco di altri effetti benefici, che non è possibile sintetizzare.

Ed i latticini?

Il latte è l’alimento completo per eccellenza, il primo che l’uomo assume dopo la nascita; mi riferisco al latte umano sul quale nulla si può dire. Molto c’è da dire invece sul latte vaccino.

Prima dell’avvento del latte in polvere, ai neonati che non potevano assumere il latte materno veniva dato latte vaccino opportunamente diluito con l’acqua. Concettualmente l’essere umano non è fatto per assumere altro latte se non quello umano e per giunta solo per il primo periodo di vita. La scuola medica omotossicologica aborre latte, soprattutto vaccino (meno l’ovino e caprino) e suoi derivati.  Un grandissimo studio condotto da università cinese, britannica e cinese, il famosissimo “China study”, ha praticamente distrutto latte e derivati.  Anche qui io sostengo, in base ad altri studi, che va applicata la regola del poco.

Come potete notare si ritorna alla regola enunciata all’inizio: poco di tutto.

In questa breve, e non certo esaustiva esposizione, è doveroso evidenziare la grossa problematica della scelta della qualità e della genuinità.

La pubblicità è abile manipolatrice nel presentarci prodotti che poi, ad un’analisi attenta, risultano inaccettabili.  Leggete la composizione quando è riportata sulla confezione.

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